Anubias barteri… e dintorni

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Anubias barteri e dintorni

Nome: Anubias
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Alismatales
Famiglia: Araceae
Sinonimi: Anubias lanceolataAnubias minima

pH: 5.5 – 9
GH: 3-22 °dGH
Temperatura: 15-32 °C
Luce minima richiesta: molto debole

Provenienza:
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Introduzione

Al genere Anubias appartengono le piante d’acquario per eccellenza, adatta ai neofiti data la facilità con cui è possibile mantenerla, sia riguardo le necessità in termini di quantità di luce che di nutrienti. Proveniente principalmente dalle regioni del sud della Nigeria (bacino del Niger) e dal Camerun, ma anche dalle isole al largo del Camerun e dalla zona occidentale del continente africano, in una zona che si estende fino all’Angola, si tratta di un genere di piante anfibie che cresce indifferentemente con le foglie sommerse o in forma emersa, generalmente in corsi d’acqua ricoperti di vegetazione che filtra la luce del sole. Spesso si trova associata anche a foreste di mangrovie il che la rende adatta anche ad acquari salmastri o ad allestimenti di genere Malawi-Tanganyika, sebbene la Anubias sia originaria dell’Africa occidentale e i laghi africani siano collocati nella zona centro-orientale, rendendola una pianta non propriamente di biotopo.

La Anubias barteri in semiemersione in un corso d’acqua nell’Africa occidentale

Caratteristiche del genere Anubias

Le caratteristiche peculiari che rendono la Anubias la pianta più versatile per le nostre vasche sono però le stesse che la rendono particolarmente vulnerabile agli attacchi algali: la spessa cuticola, necessaria alla pianta a resistere alla grande portata dei corsi d’acqua in cui vive, unita alla scarsa luce richiesta dalla pianta stessa fanno in modo che la crescita sia estremamente lenta, con un tasso di crescita che raggiunge al massimo quello di una foglia ogni 7-10 giorni.

Queste caratteristiche fanno in modo tale che la luce richiesta dalla pianta sia la minima sindacale, sebbene sotto luce intensa e in presenza di CO2 e fertilizzanti la pianta cresca più compatta e veloce. Per quanto riportato nell’articolo sulle alghe, però, in presenza di illuminazione più forte è consigliabile offrire alla superficie della foglia un buon flusso d’acqua, in maniera da lavare via il fotosintetato. Dopo tutto, il flusso d’acqua abbondante è una delle caratteristiche dei suoi luoghi di origine!

Inoltre il genere Anubias, al pari di tutte le piante appartenenti al genere Araceae, come Cryptocoryne, Bucephalandra, Arum, Calla, Zantedeschia, Colocasia, Spathiphyllum, Dieffenbachia, Pothos ed altre, ha la caratteristica di produrre acido ossalico, alcaloidi neurotossici e saponine. Per tale ragione, oltre ad essere particolarmente tossiche soprattutto per bambini e cani e gatti, risultano particolarmente sgradite anche ai pesci fitofagi come i carassi o le carpe, queste piante risultano idonee per le vasche contenenti pesci di questo genere.

Un’altra particolarità del genere Anubias è quella di essere una delle poche piante palustri a mostrare una fioritura sommersa, insieme a Bucephalandre e Blyxa. Sebbene non sia particolarmente chiaro il fattore innescante la fioritura, parrebbe che il periodo autunnale, e quindi probabilmente un cambio di temperatura in basso dopo lo stress estivo, possa aiutare, tra gli altri fattori. La forma del fiore ricorda lontanamente quello di una Calla o una Zantedeschia, che sono per altro piante della stessa famiglia. L’infiorescenza è costituita da una spata a forma di imbuto di colore bianco-verde chiaro con al centro uno spadice granuloso di colore bianco-giallo. Il fiore, a seconda della presenza di animali fitofagi e della temperatura, può durare da una a tre settimane circa.

Il fiore della Anubias barteri, nel dettaglio.

Piantumazione e riproduzione

Questo genere di piante vive normalmente incastrata tra le rocce o nei legni, e le radici hanno una funzione prevalentemente di ancoraggio, prova ne sia il fatto che le radici esposte alla luce diventino verdi, ovvero producano clorofilla e contribuiscano anch’esse alla fotosintesi. Ciò rende la Anubias una delle piante epifite per eccellenza: basterà incastrarla tra due pietre, o legarla con un filo di nylon o incollarla con una goccia di cianoacrilato ad un pezzo di legno senza strozzare il rizoma, e la pianta non soffrirà minimamente la mancanza del substrato.

Ciononostante, la pianta apprezzerà comunque la piantumazione in terra. Basterà solo usare l’accorgimento di sotterrare le radici, ma non il rizoma, che potrebbe marcire se sotterrato.

La riproduzione della pianta in natura avviene tramite spargimento dei semi nella stagione secca, ma in acquario la pianta viene normalmente riprodotta tramite recisione del rizoma in due piante distinte.

Anatomia di una Anubias barteri: il rizoma è la parte verde che collega le foglie e le radici.

Varietà di Anubias

La pianta è stata coltivata e ricercata in natura da molto tempo, e nel corso dei decenni le varie aziende produttrici di piante sono riuscite ad offrire al pubblico una moltitudine di varietà di Anubias barteri, che andremo a vedere di seguito.

Anubias barteri var. barteri

Anubias barteri var. barteri

Questa varietà, la più grande della famiglia delle barteri, presenta piccioli e foglie verde smeraldo, le lamine fogliari invece possono presentarsi leggermente bollose. La dimensione della pianta può raggiungere i 25-30 cm in altezza e le foglie una lunghezza massima di 12-15 cm.

Anubias barteri var. nana

Anubias barteri var. nana

Molto simile alla barteri classica, ma di dimensioni ridotte. L’altezza massima della pianta raggiunge i 10-13 cm, quella delle foglie al massimo di 8 cm. Questa varietà deriva dal bacino del fiume Congo.

Anubias barteri var. nana bonsai (petite)

Anubias barteri var. nana bonsai

Molto affine alla varietà nana, raggiunge una altezza massima di 3-7 cm, il che la rende molto adatta anche alla piantumazione in terra in primo piano. Da notare, sia nella varietà nana che nella bonsai, che le foglie nuove assumano una colorazione verde più chiara e brillante delle foglie più vecchie.

Anubias nana var. Pangolino

Anubias barteri var. Pangolino

La più recente delle specie selezionate, messa in commercio solo da un anno dalla Dennerle, la Pangolino è la Anubias più piccola esistente in natura. Affine alle specie nana e bonsai per il colore delle foglie, che sono però più oblunghe, le foglie raggiungono al massimo una lunghezza di 3 cm e una larghezza di 1,4 cm.

Anubias barteri var. coffeifolia

Anubias barteri var. coffeifolia.

Varietà di altezza anche importante (12-25 cm), si differenzia dalla var. barteri per le foglie, più tondeggianti e bollose, di colore leggermente più scuro. Le foglie nuove sono di colore arancio-bruno.

Anubias congensis (heterophylla)

Anubias congensis

Specie di dimensioni medio-grandi (fino a 20-22 cm), dalla foglia lanceolata ovale.

Anubias gracilis

Anubias gracilis

Specie diversa dalla barteri, caratterizzata dalla foglia lanceolata a punta di freccia simile a quella di una calla, proviene da zone del Congo e dell’Angola fino alla Guinea e al Cameroon, è di dimensioni medie (fino a 15 cm circa).

Anubias barteri var. angustifolia (Afzelii, lanceolata)

Anubias barteri var. angustifolia

La angustifolia è una pianta di dimensioni medie (altezza 10-15 cm) e dalla foglia particolarmente allungata e stretta. Quelle che si trovano in commercio potrebbero essere erroneamente nominate Anubias afzelii, una specie molto più grande e difficilmente commerciata.

Anubias Gillettii

Anubias gillettii

Pianta difficilmente reperibile in commercio, principalmente a causa delle sue dimensioni (raggiunge i 40-45 cm in altezza), presenta foglie verde intenso e lanceolate come la sp. angustifolia. L’incrocio della Anubias barteri var. nana con questa specie ha dato origine alla Anubias Nangi.

Anubias sp. Nangi

 

Anubias sp. Nangi

Pianta di dimensioni ridotte (5-15 cm), è frutto dell’incrocio tra la Anubias gillettii e la Anubias nana. Questa specie unisce le dimensioni ridotte della specie barteri var. nana alle foglie oblunghe della var. gillettii.

Anubias hastifolia

Anubias hastifolia

La Anubias hastifolia, raramente utilizzata in acquario a causa delle sue grandi dimensioni (l’altezza raggiunge anche un metro), è una delle più grandi della famiglia.

Anubias gigantea

Anubias gigantea

La Anubias gigantea, la più grande della famiglia delle Anubias, ha foglie che possono raggiungere i 60 cm di grandezza ed altezze superiori ad un metro. Al pari della hastifolia, questa specie è particolarmente adatta all’allestimento di paludari.

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