Riciclare l'acqua di scarto dell'acquario

Durante le operazioni di manutenzione delle nostre vasche, produciamo molta acqua di scarto, sia come acqua “usata” che come scarto nella produzione di acqua di osmosi. Come possiamo riciclare l’acqua di scarto dell’acquario?

Anni orsono si era soliti consigliare di impiegare l’acqua eliminata dal nostro acquario con i cambi periodici per bagnare ed irrigare le piante di casa. Questo consiglio non si sente più ultimamente, e questo forse è sbagliato.

Impariamo a riciclare senza sprecare

Tutti noi, chi più chi meno, abbiamo delle piante in vaso in casa, e la nostra acqua eliminata dalla vasca, può vivere una seconda vita, andando ad irrigare e fertilizzare nel contempo le nostre piante di casa o il nostro giardino. Non si tratta solo solo di un recupero intelligente, infatti si spreca meno acqua, ma non si sciupa dell’acqua che spesso abbiamo anche provveduto a fertilizzare, con elementi chimici, che indubbiamente possono servire e servono anche alle nostre piante terricole.

Personalmente, ogni settimana, sostituisco circa 30 – 40 lt di acqua dalla mia vasca grande di casa, che utilizzo, anziché limitarmi a gettarla nel wc, per innaffiare in particolare, i gelsomini che crescono all’esterno sulla recinzione, ma anche tutte le altre piante che vivono in casa, e quelle disposte nel giardino.

Diamo una seconda vita all’acqua di “scarto”

In pratica, bagno e nutro queste piante seguendo il protocollo del momento, oltre all’aggiunta di quello che i miei ospiti con le pinne producono.

Riciclare l'acqua di scarto dell'acquario

Una magnifica Hoya linearis in vivaio

I risultati di questa buona abitudine, spesso possono essere sorprendenti!

Un semplice esempio

Ho in casa una Hoya linearis, come quella che avete visto nella foto in alto. Come spesso capita ho comprato questa pianta in un vivaio, proprio per la sua particolarità. A casa poi, mi sono reso conto che a differenza di quanto mi aveva assicurato il negoziante, non era per nulla una pianta facile.

Passata la stagione estiva, con il riscaldamento acceso in casa, ho iniziato a notare dei segnali di sofferenza manifestati dalla pianta. Diedi la colpa proprio all’aria calda e più secca che era presente in casa, nonostante la presenza dell’acquario aperto, che contribuisce ad umidificare un minimo l’ambiente.

La mia Hoya che stava evidentemente patendo

Un giorno, circa un mese fa, iniziai a bagnare regolarmente la pianta, con l’acqua della mia vasca.

Il risultato fu sorprendente: non solo la pianta si stava riprendendo, ma ha iniziato ad emettere nuovi getti, che prima di ricadere per il peso verso il basso, crescevano addirittura verso l’alto.

I nuovi getti

La prima fioritura

Questo piccolo contributo, vuole proprio essere un esempio di come risparmiare sul consumo dell’acqua, (che penso, prima o poi si arriverà a chiamarla Oro blu), e nel contempo riuscire a recuperare riciclando intelligentemente, l’acqua che comunque avremmo dovuto buttare, quindi sprecandola. Essere Acquariofili vuole anche dire essere delle persone consapevoli, e che quindi si curano e pongono la loro attenzione anche di queste piccole cose, perchè è dalle piccole cose che arrivano le cose grandi (Sic Parva Magna…) ed il nostro mondo ci ringrazierà…

Marino Varetto

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nb. Questo articolo è stato da me pubblicato nel 2014 sul forum ormai chiuso acquariodolce.it e re editato per acquarioct.it in data odierna.

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